Dott. Walter Insegno  Dott. Walter Insegno

Ecografie ostetriche
Ecografia Ostetrica del Primo Trimestre


   

    Ecografia Ostetrica del Primo Trimestre L’ecografia del primo trimestre di gravidanza  si effettua tra la 11  e la 13  settimane compiute di gravidanza, e solo nelle fasi più tardive di tale epoca, è possibile studiare una piccola parte dell’anatomia fetale.

    Pertanto, è da considerare estremamente difficile, in tale epoca, il riconoscimento di un’anomalia fetale.

    Essa ha lo scopo di determinare con buona precisione l’epoca della gravidanza; valuta la camera ovulare e il numero degli embrioni; visualizza il battito cardiaco dell’embrione e la sua regolarità.

    E’ la prima ecografia in cui si valuta la presenza degli arti, della vescica, del cuore e l’emergenza del cordone ombelicale.

    In questa ecografia si valuta principalmente la Translucenza Nucale (NT) cioè lo spessore della plica nucale e la presenza dell’Osso Nasale; si è osservato che in feti affetti da anomalie cromosomiche vi è l’aumento di questo spessore.

    Ecografia Ostetrica del Primo Trimestre Pertanto un aumento della NT rappresenta un elemento di sospetto per cromosomopatia, cardiopatia congenita o sindrome genetica.

    E’ bene ricordare che una NT aumentata non indica necessariamente che sia presente una delle suddette condizioni ma rende opportuno un approfondimento diagnostico (consulenza genetica, studio del cariotipo fetale, ecocardiografia fetale, etc.).

    Una NT sottile indica, invece, un “basso rischio” per malattia genetica, cardiopatia o cromosomopatia ma non esclude che il feto ne possa essere affetto.
    Questa ecografia è eseguita preferibilmente per via addominale o per via transvaginale.



    Ecografia Ostetrica del Primo TrimestreIl metodo di screening per trisomia 21 nel primo trimestre di gravidanza che si esegue nel mio Studio si basa sulla combinazione di età materna, NT fetale, frequenza cardiaca fetale (FHR).  

    L’inclusione dei nuovi marker ecografici permette di migliorare l’efficacia dello screening attraverso un aumento della sensibilità e una contemporanea riduzione della percentuale di falsi positivi.

    L’utilizzo dei nuovi marker richiede un adeguato training e certificazione.
    I nuovi marker possono essere valutati nella totalità dei casi o solo nel gruppo di pazienti che, dopo screening ecografico, rientra nella fascia di rischio intermedio (compreso tra 1 su 51 e 1 su 1000) e che rappresenta circa il 15% della popolazione.

    La valutazione dei nuovi marker ecografici può essere inserita in due differenti strategie di screening, che risultano simili per sensibilità e percentuale di falsi positivi:
    Uno alcuni o tutti i marker vengono esaminati in tutti i casi
    I marker sono utilizzati in un sottogruppo di gravidanze a rischio intermedio (compreso tra 1 su 51 e 1 su 1000) dopo screening  basato su età materna, NT fetale e Frequenza Cardiaca fetale (FHR) . Tali casi costituiscono solo un sesto (15%) della popolazione totale

    Per poter fare ciò è necessaria una Certificazione dalla Fetal Medicine Foundation di Londra diretta dal Prof. Kipros Nicolaides (dell’Harris Birthright Research Centre for Fetal Medicine del King’s College Hospital di Londra).
    Ho effettuato un corso specifico e uno stage presso il Centro di Londra ed ha sostenuto un Esame nel 2000 che mi ha conferito il Certificato di Competenza.

    Ulteriori corsi e stages a Londra mi hanno permesso di ottenere le certificazioni per gli altri markers ecografici.
     

     
     

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