L'ecografia è la più importante tecnica
diagnostica non invasiva in gravidanza. In Italia le linee guida
del Ministero della Salute indicano in tre il numero di
ecografie ottimali, una per trimestre.
Nelle gravidanze a rischio le indagini ecografiche seriate sono
essenziali per un migliore controllo dell'evoluzione della
gravidanza.
-
Nel primo trimestre, per verificare l'età
gestazionale, la sede intrauterina e la regolarità
della camera ovulare, il numero e la vitalità
(attività cardiaca) degli embrioni. Tra la 11a
e la 14a settimana si può eseguire una misurazione
della translucenza nucale per evidenziare una eventuale
anomalia cromosomica.
-
Nel secondo trimestre, verso la 20a settimana è
utilizzata per studiare l'anatomia fetale e identificare
eventuali malformazioni congenite strutturali (ecografia
morfologica). Permette una valutazione accurata a livello
cerebrale, un controllo del cuore e dei grossi vasi al fine
di escludere eventuali malformazioni. Si valuta anche lo
sviluppo dei vari organi (rene, vescica, stomaco) e degli
arti inferiori e superiori. Il controllo della colonna
vertebrale esclude la presenza della spina bifida.
L'ecografia morfologica misura diversi parametri fetali:
diametro biparietale, circonferenza cefalica ed addominale,
lunghezza del femore e cervelletto. È infine
possibile valutare lo sviluppo e l'inserzione della placenta
nonché il sesso del feto.
Nel terzo trimestre, verso la 32a settimana, permette di
controllare la crescita fetale (biometria ecografica), la
presentazione, la placenta ed il liquido amniotico e riconoscere
eventuali malformazioni non rilevabili in precedenza.